Nato nel 1950, Galliano inizia a suonare la fisarmonica a 4 anni, sotto l’influenza del padre Luciano, fisarmonicista italiano. Dopo un lungo e intenso periodo di studio (prese lezioni di trombone, armonia e contrappunto all’Accademia di Musica di Nizza), a 14 anni, alla ricerca di una espansione delle sue idee sulla fisarmonica, inizia ad ascoltare la musica jazz e rimane impressionato dal trombettista Clifford Brown, dal quale ha preso numerosi spunti.
Affascinato da questo nuovo mondo, era stupito che la fisarmonica non avesse ancora preso parte a questa avventura. Si impegnò a questo scopo unendosi a varie formazioni. Anche Astor Piazzolla, al quale ha dedicato l’album “Piazzolla Forever”, è stato un importante punto di riferimento nel percorso musicale di Richard Galliano.
Le ultime collaborazioni vedono la presenza di artisti come George Mraz, Al Foster, Juliette Gréco, Charles Aznavour, Ron Carter, Chet Baker, Enrico Rava, Paolo Fresu, Martial Solal, Miroslav Vitouš, Trilok Gurtu, Jan Garbarek, Michel Petrucciani, Michel Portal, Eddie Louiss, Dick Annegarn e Toots Thielemans.
Un “récital”, laddove protagonista è la fisarmonica, ponte sacro tra generazioni e stili musicali nonché culturali: l’improvvisazione, vera “magia” dello spettacolo, conduce un canovaccio che racconta di sofisticate variazioni jazzistiche fuse con il recupero di uno stile melodico, quello francese, immediatamente riconoscibile nel suo spirito popolare colto nell’attimo dell’erranza.
Considerato l’erede di Astor Piazzolla, dal quale fu consigliato a creare lo stile francese “New Musette”, Richard Galliano è l’unico fisarmonicista ad avere registrato per la prestigiosa etichetta Deutche Grammophon.